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martedì 29 settembre 2009

Le avventure di Marcella. (II)

Senza ricevere alcuna risposta fu immediatamente spogliato e accompagnato sul letto, dove lo fecero sdraiare a gambe aperte. Le due amanti iniziarono a giocare con il suo cazzo. Era già abbastanza durò. A turno lo facevano scorrere in bocca giù fino in gola. Massaggiavano le palle, le leccavano, si baciavano...erano proprio due zoccole! Questo gioco durò per alcuni minuti, poi Laura eccitatissima espresse il desiderio di essere scopata e naturalmente volle che a farlo fosse Marcella. Lei non se lo fece ripetere due volte. Si sdraiò con il cazzo in aria, e fece accomodare la bionda sopra di se. Laura si mise a smorzacandela, allargò per bene la fighetta con le mani, e lentamente fece scivolare dentro quel grosso membro. Aveva le pupille dilatate per quanto era eccitata. Piegò la testa all' indietro e si abbandonò totalmente al piacere, saltellando e mugolando ad ogni balzo. Giuseppe non rimase di certo a guardare. Prese in mano il suo pisello e lo strofinò sulle labbra di Marcella, che mostrando di gradire, iniziò a succhiare. Era felicissima...stava spompinando il suo "professore" e contemporaneamente si stava sbattendo la sua incantevole moglie. Sollevò un pò la testa dal cuscino per godere di una splendida visione. Davanti aveva una donna dal corpo stupendo. Lunghi capelli biondo-oro, la schiena liscia, lucente, leggermente ambrata, e quel culetto che andava su e giù! Era magnifica, come lei sembrava nata per donare piacere al mondo! Ma Laura non era solo bellissima e vogliosa, era anche molto premurosa, e quindi si rese conto che sicuramente anche la sua compagna voleva sentire qualcosa muoversi dentro di se. "Peppe, amore", disse ansimando sotto i colpi di reni di Marcella, "penso che anche Marci voglia essere sbattuta, perchè non l' accontenti? Dopo neanche un minuto la scena era cambiata: la mora a quattro zampe, la bionda in piedi sul letto che le sbatteva la figa in bocca, e Giuseppe che da dietro le stantuffava il culetto. Laura stringeva tra le mani la testa della sua donna invitandola a leccarla sempre di più, sempre più intensamente. Marcella dal canto suo, godeva come una troia sotto i colpi inflitti dal suo uomo. Tutti e tre erano molto eccitati e sapevano che a breve avrebbero raggiunto l' orgasmo, un orgasmo che li avrebbe piegati in due dal piacere! Decisero quindi di fermarsi un pò. Marcella prese dal frigo una bottiglia di champagne e iniziò a versarlo nei calici. Sdraiati sul letto si misero a bere e a ridere di quella situazione che adesso sembrava quasi imbarazzante. Ma quella pausa, e quindi l' imbarazzo durò pochissimo, perchè dopo qualche minuto, posati i bicchieri si rimisero subito all' opera. Non erano lì per bere o chiacchierare, erano li per godere! "Doppia penetrazione, è questo che voglio. Vediamo chi di voi due mi soddisfa meglio", disse Laura scherzando. Voleva essere scopata contemporaneamente da suo marito e da quella donna appena conosciuta. Chi poteva tirarsi indietro? Giuseppe con il cazzo sempre dritto, si sdraiò sul letto; la moglie si adagiò sopra,a cavalcioni rivolta verso il suo uomo, cacciò il pisello dentro e si piegò in avanti. Marcella da dietro, sollevò quel meraviglioso culetto e iniziò a leccarlo un pò per lubrificarlo. Infilò dolcemente un dito, poi un altro, e cominciò ad andare avanti e indietro, mentre a scopare la figa ci pensava Giuseppe. Dopo aver preparato il buchino a ricevere il suo membro, Marcella allargò per bene le natiche di Laura e appoggiò la sua cappella. Spinse molto delicatamente, e sentiva che il suo cazzo scorreva dentro a fatica. Il piacere di Laura fu immenso; sentiva quel corpo estraneo andare avanti e indietro e aderire perfettamente alle pareti del suo culo. Ansimava, godeva! Non pensava che farsi scopare da una travesta potesse essere così eccitante. Si fece sfregare per bene entrambi i canali fino ad esplodere in un orgasmo che la lasciò senza fiato. Soffocò un urlo e si abbandonò sul corpo di suo marito, stremata ma soddisfatta. Quei cazzi comunque reclamavano un diritto sacrosanto, dovevano essere svuotati; e Laura che egoista non lo era mai stata, si preoccupò che ciò avvenisse. Si mise per terra, in ginocchio, tra Giuseppe e Marcella che le offrirono i loro giocattoli di piacere. Laura iniziò una masturbazione a due mani, poi si mise a succhiarne prima uno, poi un altro. Provo a succhiarli contemporaneamente, e con un pò di fatica riusci anche in questo. Dopo qualche minuto disse: "Amore, il sapore della tua crema lo conosco già, quindi lascia che sia Marci a placare la mia sete. Naturalmente desidero che tu mi riempia la faccia...ok?" Giuseppe annuì con piacere. Marcella non riusiva più a trattenersi..."amore, sto per venire, apri bene la boc..." Non terminò neanche la frase, che uno schizzo caldo inondò la gola di quella abile pompinara, che strinse per bene la cappella tra le labbra e iniziò ad ingoiare. Da quel cazzo sgorgò una quantità esagerata di sperma, per la gioia di Laura che beveva avidamente. Marcella sborrava ancora, quando Giuseppe, che intanto si stava masturbando inondò quel viso angelico con il suo dolce nettare. La ricoprì tutta, le fece una vera e propria maschera facciale. Adesso quella stupenda creatura era davvero sporca e sottomessa, e per umiliarla ancora di più, Marcella e Peppe fecero ciò che avevano concordato qualche minuto prima... iniziarono entrambi a fare pipì sulle labbra di Laura. Lei non si aspettava minimamente una cosa del genere, ma non si tirò di certo indietro. Aprì la bocca, ne bevve un pò, e presi i piselli tra le mani, indirizzò il getto su tutto il suo viso, in modo da lavare la sborra del marito. Con l' ultima goccia di pipì, terminò quel focoso incontro. Laura si rialzò,e sorridendo, soddisfatta come non mai, andò a farsi una doccia. Poi toccò a Giuseppe andarsi a lavare, e nell' attesa le due donne si misero a chiacchierare un pò e a scherzare su tutto ciò che avevano fatto in quel caldo pomeriggio. "Marci, oggi sono stata davvero bene, grazie!" "Grazie a te, Giuseppe mi ha fatto uno splendido regalo portandoti qui." Laura si sentiva comunque un pò in colpa, in fondo quella che ha goduto più di tutti era stata lei, era stata lei al centro dell' attenzione per tutto il tempo. "Marci, la prossima volta che ci incontriamo vorrei essere io a scoparti, per ricambiare il favore. Mi basterà comprare uno strap on, e poi vedrai come ti faccio godere!" Marcella era già eccitata all' idea, e per ringraziarla del pensiero carino, le si avvicinò e iniziò a baciarla. Un bacio caldo, lungo e molto bagnato! Giuseppe, che era appena uscito dal bagno, alla vista di quella scena esclamò sorridendo: "E no, basta, adesso dobbiamo andar via". "Il solito rompipalle", mormorò Laura facendo l' occhiolino a Marcella. "Amore, sai che è tardi" rispose Giuseppe, "dobbiamo passare da mia madre a prendere i bambini". Laura mise il reggiseno, e chiese alla sua amica di aiutarla a chiuderlo...voleva solo sentire le sue mani su di se...ancora per una volta. Poi mise le mutandine, quindi infilò il vestitino e salutò Marcella con un bacio. Giuseppe che intanto si era vestito, si avvicinò e salutata la sua amica prese sotto braccio la moglie e insieme uscirono dalla stanza. Appena giunti in macchina, Laura disse al marito di essersi scordata gli occhiali da sole di sopra. Quindi suonò al citofono, risalì le scale, e appena entro in camera, senza dir nulla, sollevò il vestitino, tirò giù il tanga e lo diede in mano alla sua nuova amante. "Marci, quindici giorni senza vederci saranno tremendamente lunghi. Tieni, conservale, e ogni tanto pensami!". Marcella strinse in mano quelle mutandine, poi le avvicinò al viso e annusò rimanendo inebriata dal profumo di quella donna. "Non posso che ricambiare il tuo gesto, amore mio". Sfilò il perizoma, mostrando un pisello ormai penzolante tra le cosce e lo diede a Laura. "Grazie, tesoro" e andò via.

Rimasta sola, Marcella si sedette sul letto, sfilò le calze, slacciò il bustino e tolse la parrucca. Dopo essersi struccata, e aver fatto una bella doccia, mise i suoi abiti da donna, le scarpe, i trucchi, la parrucca, e tutto ciò che la trasformava in "Marcella" dentro al borsone. Indossò i boxer, jeans, maglietta e scarpe da tennis, e uscì dalla camera. Salì in macchina, si era fatto davvero tardi, non poteva far attendere oltre la sua fidanzata. Che spiegazione avrebbe dovuto darle? Ci pensò un attimo e sorrise “...va bè...qualcosa mi inventerò...”

venerdì 25 settembre 2009

Le avventure di Marcella.

Capitolo I



Marcella era appena uscita di casa; erano le quattro di pomeriggio di un afoso giorno d' estate. Dopo aver messo il suo borsone sul sedile posteriore, accese l' auto e partì di corsa con un sorrisetto sulle labbra. Mentre guidava, le arrivò un messaggio al cellulare; era Giuseppe, la avvisava che sarebbe arrivato con una mezz'oretta di ritardo. Normalmente questo sarebbe bastato a farle perdere il buonumore, ma non quel giorno; sapeva bene cosa l' attendeva, e quindi pensò che mezz'ora di ritardo poteva anche essere perdonata. Giuseppe era uno dei suoi tanti amanti; 47 anni, portati splendidamente. Sposato, 3 figli, alto, bel viso, fisico atletico, simpatico, e poi...e poi a letto ci sapeva fare! Sapeva come far divertire una donna, per questo lei lo chiamava scherzosamente "Il Professore". Marcella guidava con disinvoltura in mezzo al traffico; dopo un pò, si ritrovò su una stradina fuori dal centro abitato. Ancora 10 minuti e sarebbe arrivata. La strada scorreva davanti ai suoi occhi, ma nella sua mente c' era solo lui, "Il Professore", che quel pomeriggio le avrebbe fatto un regalo, uno stupendo regalo! Lei sapeva già di cosa si trattava, per questo era già molto eccitata. Arrivata. Una telefonata, e dopo neanche cinque minuti ecco il proprietario del B&B. Lascia le chiavi della camera, intasca i suoi 50 euro, e fila subito via. Non gli interessano i "chi, con chi, perchè..." Sa che nella sua camera si sarebbe consumata qualche ora di sesso, ma se ne frega, come è giusto che sia! Chi vuol divertirsi lo faccia pure! Marcella chiuse il portoncino dietro di se e salì le scale. La stanza al primo piano era la sua preferita. Le pareti sono rosa, un rosa intenso, quasi tendente al viola; le tende ancora più scure; ma quello che la fa letteralmente impazzire è il letto. Tutto in ferro battuto, ideale per essere legate o meglio ancora ammanettate. Poi, su richiesta dei clienti più porcellini, il proprietario fa trovare anche le lenzuola di seta nere....
Appena entrata, appoggia il borsone sul letto e inizia a spogliarsi ammirando il proprio corpo nello specchio di un piccolo armadio. Poi subito una doccia... Marcella adora la doccia prima del sesso. Ormai è un rituale. Serve quasi a purificarla in anticipo dal peccato che a breve andrà a compiere. Le mani scivolano sul suo corpo, lo accarezzano...è già molto eccitata, come una ragazzina al suo primo rapporto. Dopo la doccia, si sdraia sul letto; ha voglia di abbandonarsi un pò. Lasciarsi andare, pensare e ripensare... e ogni volta a questo punto 1000 dubbi la assalgono: "...perchè faccio questo? perchè offro il mio corpo a persone che non amo, a persone che non potrei mai amare? A persone che spesso neanche conosco! A cosa serve il sesso fine a se stesso? E poi questo tipo di sesso, ancora più insano, ancora più peccaminoso..." Poi d' un tratto capisce, come sempre, del resto. Lei è nata per godere, per dare e ricevere piacere! La vita è breve, e lei vuole vivere ogni istante della sua esistenza provando brividi intensi. Vuole sentirsi viva. In un ora, può rendere felice un uomo. Un uomo che per forza di cose ha dovuto sposare la moglie, una strega che non fa altro che lagnarsi; una strega che non si fa mai trovare più carina del solito per fargli piacere. In un ora, quell' uomo dimentica di avere un lavoro di merda, di avere un capo idiota, di avere un mutuo sulle spalle...si dimentica di tutto! In un ora, Marcella può cambiare l' esistenza del suo amante. E' questo che adora! Il suo corpo perfetto può essere frutto di felicità, e lei non vuole privare gli uomini di tale dono! Anche stavolta quindi, ha trovato un ottima giustificazione al suo comportamento; si trova in quella camera per rendere felice Giuseppe; e Giuseppe renderà felice lei, grazie al regalo che le ha promesso di farle. Rimesse in ordine le idee, Marci inizia a truccarsi. Fondotinta, cipria, ombretto, mascara, eye-liner, rossetto...tutto! Tutto ciò che la può far diventare ancora più donna, ancora più sensuale e provocante! Quindi indossa uno stupendo bustino nero con cuciture rosa,perizoma e reggicalze in pizzo nero, e calze nere velate. Infine, decolletè con tacco da 12 cm e una vestaglia di seta nera. Ok, ha finito, e si sente tremendamente sexy! Squilla il telefono, lui si limita a dire: "sto parcheggiando". Dopo due minuti suonano al campanello. Marcella non chiede nemmeno chi sia e apre. Si sentono dei passi su per la scala...bussano alla porta e lei, ormai eccitata al massimo va ad aprire. Ora dentro la camera sono in tre: Marcella, Giuseppe, e la sua stupenda moglie. "Marcella, lei è mia moglie Laura, tesoro, lei è Marcella." Una stretta di mano e un intenso sguardo tra le due donne... Laura era alta quasi quanto Marcella, con lunghi capelli biondi; aveva delle ciglia lunghissime e due occhi stupendi, verde mare. Aveva un fisico mozzafiato; la gonna lasciava scoperte due gambe lunghissime, lisce e leggermente abbronzate. Era una donna da possedere, era sicuramente una perfetta amante... "Amore, ho scordato le sigarette in macchina, non ti dispiace se vi lascio sole due minuti, vero?" Con questa scusa Giuseppe lasciò nella camere le sue due amanti. Fu tutto molto improvviso e inaspettato. Laura si avvicinò alla sua nuova amica, la strinse dolcemente per i fianchi e iniziò a baciarle il collo. Marcella sentì un fremito, un brivido di piacere lungo tutto il corpo, ma si riprese subito e offrì le sue labbra. Era un bacio molto dolce. Laura aveva un buon sapore, labbra morbidissime e una lingua lunga e appuntita che si insinuava con abilità e si intrecciava con quella della sua nuova amica. Senza smettere di baciarsi,iniziarono a spogliarsi. Marcella tolse la vestaglia rimanendo con il suo sensuale bustino; Laura si sfilò il vestitino sfoggiando un coordinato di pizzo bianco da strappare a morsi. Reggiseno a balconcino che valorizzava ancora di più il suo seno stupendo, e un micro tanga che copriva a malapena ciò che c'è da coprire. Laura era molto impaziente, non era mai stata con una travesta, e per questo poggiò subito una mano tra le gambe della sua amante e iniziò a palpare...Marcella la guardò con uno sguardo malizioso e la invitò ad inginocchiarsi. Scostò un pò il perizoma e tirò fuori il suo pisello, ancora moscio. Laura non aspettava altro. Lo prese in bocca e cominciò a baciarlo e succhiarlo. Iniziava a gonfiarsi rapidamente, con quelle labbra e quella lingua era impossibile che restasse moscio. In poco tempo si era trasformato in un asta di carne da succhiare avidamente. Era una scena stupenda: la mora su tacchi altissimi con le mani ai fianchi, splendida nel suo corpetto nero; la bionda in ginocchio, completo bianco, sexy sandali dal tacco vertiginoso e la bocca a ventosa sulla grossa cappella della sua donna... Questa è ciò che si presentò davanti agli occhi di Giuseppe appena rientrato in camera. Gli prese quasi un colpo. Era uscito di proposito per far socializzare le ragazze, ma non immaginava che in pochi minuti diventassero così "complici". "Non fermatevi, continuate pure, io mi siedo un attimo sulla poltrona, mi fumo una sigaretta e vi ammiro. Mostratemi quanto siete brave." Le due donne si guardarono sorridendo e continuarono quel focoso rapporto orale. "Tesoro, ora tocca a te succhiare!" Così dicendo, Laura si alzò e abbassando un po’ il reggiseno tirò fuori le sue grosse tette. Erano davvero enormi, con due capezzoli esageratamente pronunciati. Marcella affondò il suo viso su quella carne morbida, iniziò a baciare e leccare. Poi iniziò a succhiare con forza. Sembrava voler staccare quei capezzoli. Continuò così per un pò, poi intervenne Giuseppe. "Credo che come riscaldamento possa bastare, ora che ne dite di giocare tutti e tre?"

giovedì 16 luglio 2009

Finalmente!

Finalmente ci siamo! Ho parlato con la mia fidanzata, e le ho detto che mi piacerebbe truccarmi e vestirmi da donna, e cosi vestita farmi scopare da lei....Mi ha detto che sono tutto matto, ma che mi accontenterà anche in questo! Non vi dico la mia felicità! Adesso andremo a fare compere insieme...strapon...perizoma, calze...mi sembra assurdo! Mi ha fatto un regalo stupendo! Naturalmente foto e video andranno qui sul blog...evvaiiiiii!

lunedì 6 luglio 2009

Le mie esperienze con gli uomini (Parte 6°)

Il secondo appuntamento con Francesco è stato cercato e voluto come non mai. Ero in preda alla mia immensa voglia di maschio, e quindi l' ho richiamato. Gli ho chiesto scusa per la volta precedente, e lui mi ha invitato ancora una volta a casa sua. Stavolta, ho pensato bene di attuare un piccolo "trucchetto". Per evitare di venire subito come la volta precedente, visto quanto ero eccitato, appena arrivato nel paesino dove Francesco lavorava, ho parcheggiato e sono entrato in un bar. Ho preso due whiskey uno dopo l' altro, poi chewingum alla menta e sono andato al mio appuntamento. L' alcol si sa, ti fa "ammosciare" un pò, e io ne avevo proprio bisogno. Il mio maschio mi ha aperto la porta, ci siamo salutati e mi ha detto di seguirlo. In camera da letto aveva acceso una piccola lampada sul comodino, sulla quale aveva messo una tovaglietta per rendere la luce ancora più soft. Sopra al comodino, coperto da un tovagliolo, una bella zucchina, e un barattolo di crema per le mani. "Stasera ci divertiamo", pensai tra me e me. Iniziammo con un copione identico a quello del primo appuntamento; io in ginocchio a succhiare quel pisello ricurvo. Ormai ne conoscevo ogni centimetro. Non era enorme, ma era davvero bello da mordere, e poi era bello duro. Dopo esserci spogliati ci abbracciammo e ci baciammo per un bel pò. Le nostre lingue si muovevano veloci, e le nostre labbra non avevano tregua. Ci desideravamo, ci volevamo. Volevamo che i nostri corpi si fondessero... Dopo un pò il mio amante mi ordina di mettermi a quattro zampe sul letto. Io prontamente obbedisco. Mi allarga le chiappe con le mani e si mette a leccarmi il buchino. E' stata una sensazione stupenda, mai provata prima, lui lo capì e continuò per un pò. Poi prese un pò di crema con il dito medio, e la strofinò tra le chiappe cercando di insinuarsi in un luogo mai esplorato. Lentamente mi ritrovai con il suo dito dentro. Lo ritirò fuori, e poi ancora dentro. Adesso scivolava meglio, e quindi infilò anche un secondo dito. Mi scopò così per un pò e poi disse che il suo uccello non poteva più resistere. Presi un profilattico dal mio zainetto e lo invitai a metterlo. Lui mi disse che avrebbe preferito senza...che quel pezzo di gomma gli avrebbe fatto passare la voglia; io seppur con molta paura acconsentii a farmi scopare senza alcuna protezione. Adesso che ci penso feci una grande cazzata; ok scopare con chi ti capita, ma il modo per proteggersi c'è ed è molto semplice; meglio usarlo! Comunque...lui si sedette sul bordo del letto a gambe aperte, e io mi avvicinai per sedermi sopra il suo pisello. Allargai le chiappe con le mani, e lui indirizzò il cazzo dentro il mio culo. Ci impiegai alcuni secondi a sedermi totalmente sul suo corpo; dopo un pò mi resi conto che avevo un cazzo conficcato su per il culo; solo l' idea bastava a farmi eccitare come una troia. Mi misi a muovermi...su e giù...un movimento lento e profondo. Ogni volta che andavo giù, spingevo indietro, verso la sua pancia per farlo entrare ancora di più e far eccitare quel porco che mi stava sverginando. Mi feci sbattere in quella posizione per un pò, e poi mi misi a terra a quattro zampe. Adesso era lui a dettare il ritmo e i movimenti. Stretto per i fianchi, mi tirava avanti e indietro facendo entrare il suo pisello fino in fondo. Davanti a me un grande specchio di un armadio mi permetteva di vedermi...mi permetteva di vedere quanto fossi puttana. Mi stavo facendo scopare, e mi piaceva, era maledettamente bello. Lui sembrava instancabile, quindi passamo ad altre posizioni. A pecora appogiato al letto, e poi scoprii quella che è diventata la mia posizione preferità; io sdraiato vicino al bordo del letto, lui in piedi davanti a me con le mie gambe in aria (vedi foto sotto). A cosce spalancate mi feci scopare per bene, e potei guardare il mio uomo negli occhi mentre provava e allo stesso tempo mi donava piacere. Subito dopo di nuovo a quattro zampe sul letto; adesso era arrivato il momento della zucchina. Dopo averla riempita di crema per le mani, l' appoggiò al mio buchino, e con molta delicatezza la fece scivolare tutta dentro. Devo essere sincero, non saprei dire quanti centimetri fosse di circonferenza. La lunghezza credo fosse intorno ai 22 cm, e la grossezza...beh era almeno due volte il suo pisello. Quindi come prima volta che la prendevo nel culo, penso di essere stato davvero bravo. Mi scopò con la zucchina con un certo vigore, senza tregua. Quel dildo improvvisato mi stava letteralmente squassando il culo...era davvero enorme! Poi, gli chiesi se anche lui voleva provare quel giocattolo, e lui mi fece capire che non aspettava altro. Lui era molto più "aperto" di me, e la zucchina scivolò dentro senza problemi. Vederlo a quattro zampe, sottomesso mentre me lo scopavo era molto eccitante, visto che prima era lui il dominatore che mi sbatteva violentemente. Dopo un pò mi disse che era giunto il momento di ricevere il mio premio; il suo cazzo stava per esplodere. Si sdraiò sul letto e allargò le cosce. Io mi sdraiai a pangia in giù con la testa tra le sue gambe e iniziai a ciucciare quel bel lecca-lecca. Non ci volle molto. Uno schizzo caldo mi arrivò in gola, mentre lui emetteva un rantolo di piacere. La sua sborra iniziò a sgorgare copiosa nella mia bocca. Fui bravo (come sempre) a non farne perdere nemmeno una goccia. Appena capii che non avrei avuto più nettare, iniziai a leccare delicatamente la cappela, e a riplire per bene quel bel giocattolo che mi aveva donato quasi due ore di sesso selvaggio...sesso senza freni. Dopo tutti i nostri giochi, riuscii comunque a non sborrare, così da tornarmene a casa soddisfatto, ma ancora voglioso. Purtroppo dopo un pò persi ogni contatto con Francesco, ed ancora adesso lo ricordo con rimpianto; è stata la persona che mi ha sverginato. Con lui ho avuto il mio primo rapporto completo, senza alcuna paura, in tutta calma. E' stata un esperienza unica, e se solo riuscissi in qualche modo a ricontattarlo, sono certo che diventerei la sua "donna" fissa, e non avrei più bisogno di cercare altro...

giovedì 2 luglio 2009

Le mie esperienze con gli uomini (Parte 5°)

Francesco...è stato lui a sverginare il mio culetto! Prima di allora avevo solo fatto pompini e l' avevo messo nel culo (solo una volta) ad un conoscente. Con francesco però, è stata tutta un altra cosa. Lo ricordo perfettamente, come fosse ieri, e invece sono passati più di 3 anni. Ero a letto, ma non riuscivo a dormire, avevo un immensa voglia di maschio. Ho preso il cellulare e...fortuna che c'è la chat della wind. In chat ho conosciuto questo benedetto Francesco, abbiamo parlato un pò, e si è reso subito conto che aveva a che fare con una troia. Lui era di Palermo, ma al momento si trovava in un paesino dove lavorava e mi ha invitato ad andarlo a trovare il giorno dopo. Non so perchè, ma avevo un pò di paura, fino ad allora avevo avuto incontri molto fugaci in auto, o appartati alla meno peggio, a parte l' esperienza con il trans. Comunque, mi feci coraggio e andai all' appuntamento. Quando entrai, come mi aspettavo, mi sentivo a disagio, e lui che lo capì, mi disse di non preoccuparmi e di stare tranquillo. Tuttavia, per evitare imbarazzi ci dirigemmo direttamente in camera da letto. In piedi uno di fronte all' altro, iniziai a sfibbiargli la cintura, mentre lui mi baciava il collo. Gli abbassai i pantaloni e gli slip mostrando il suo pisello penzolante. Mi misi subito in ginocchio e lo presi in bocca, e lui fu molto felice della mia prontezza. Lo assaporai, lo succhiai, lo leccai per bene massaggiando le palle con le mani. Iniziava a crescere e notai che era molto ricurvo verso sinistra, in modo quasi esagerato. Dopo un pò, mi alzai e iniziammo a spogliarci completamente. Nudi ci buttammo sul letto, lui sotto e io sopra. Lo strinsi a me e feci una cosa mai fatta prima...lo baciai...baciai un uomo, selvaggiamente, con la lingua...con una passione e un impeto del tutto inaspettato. Aveva un buon sapore la sua bocca. Si sentiva il gusto forte del tabacco, il sapore della chewingum alla menta, ed era davvero bello baciarlo. Mentre giocavamo con le nostre lingue scesi con la mano fino al suo cazzo, e lo strinsi dolcemente. Ero talmente eccitato, che senza nemmeno toccarmi sborrai abbondantemente!!! Questo non era previsto! Questo non doveva accadere, se non alla fine del nostro incontro. Infatti, sapevo benissimo che appena avrei goduto e mi sarebbe passata l' eccitazione, quella situazione non mi sarebbe piaciuta più. Sapevo che una volta ritornato in me, mi arei detto: "Cazzo, sono a letto con un maschio!" Non c'è niente da fare, sono strana, lo so. Adoro il cazzo, ma dopo essere venuto, mi tiro indietro e ritorno eterosessuale al 100%. Non saprei proprio come spiegare questa cosa. Fatto sta che mi sono alzato, mi sono sciacquato il pisello in bagno, e cercando di spiegare questa mia "fissazione" a Francesco, l' ho salutato lasciandolo deluso e con il cazzo bello dritto e voglioso....CONTINUA....

mercoledì 10 giugno 2009

Le mie esperienze con gli uomini (Parte 4°)

Dopo l' esperienza con il trans, scrissi il mio numero di cellulare nel bagno di un area di servizio...Mi contattò un tipo sui 40/45 anni; avevamo appuntamento alla stazione ferroviaria di un piccolo paese. Appena riconobbi la sua auto, ci salii sopra. Ci salutammo, e lui mi disse di seguirlo con la mia macchina. Ci spostammo per un paio di km appena e arrivammo in campagna da lui. Lì non aveva casa, ma soltanto un piccolo ripostiglio; pertanto rimanemmo in macchina. Nel buio e nel silenzio della campagna, lui abbassò pantaloni e slip, e io sprofondai con la mia testa tra le sue cosce. Non feci altro che appoggiare il mio viso sul pisello. Volevo solo sentirne l' odore, sentire quanto era eccitato! Subito dopo, senza nemmeno toccarlo con le mani, lo presi in bocca, moscio. Me lo gustai per bene...la folta peluria del cazzo di quell' uomo mi solleticava il naso, ma senza infastidirmi. Nulla avrebbe potuto infastidirmi in quel momento. Quel grosso lumacone che avevo in bocca stava iniziando a crescere...lo strinsi alla base con due dita, e lo feci scivolare fuori dalla bocca. Poi di nuovo dentro, giocando dolcemente con labbra, lingua e saliva...Non ci volle molto perchè diventasse bello duro! Allora iniziai a succhiare avidamente. La dolcezza aveva lasciato il posto alla mia innata lussuria e al mio desiderio di essere troia; come ogni volta che incontro un uomo, anche quella volta il mio maschio si sarebbe dovuto ricordare a vita di quel pompino. Ogni tanto lasciavo in pace il pisello e prendevo ad insalivare e mordicchiare le sue grosse palle. Quando tornavo a succhiare, c' erano le mie manine a stimolare le noci che Giuseppe aveva tra le gambe. Dopo circa 10 minuti, in modo del tutto inaspettato (forse anche lui fu colto di sorpresa), mi arrivò uno schizzo caldo in gola. Aveva un sapore buonissimo, era molto dolce. Allora mi infilai il suo cazzo fino in gola senza far nulla. Lo sentivo pulsare e aspettai che si svuotasse per bene. Quando un uomo gode, diventa molto più sensibile, e quindi non feci nulla per infastidirlo, ma semplicemente mi presi in gola il premio che mi spettava; in fondo lo meritavo, no? Glielo leccai per bene senza lasciarne alcuna goccia, quindi lui mi invitò a seguirlo fuori dalla macchina. Mi fece appoggiare ad un muretto, e pretendeva di scoparmi a pecora. Per me sarebbe stata la prima volta, e non volevo che fosse così squallida! Gli dissi che proprio non mi andava, e se proprio voleva godere di nuovo, gli avrei fatto un altro bel pompino; lui, visto come era andato il primo, non se lo fece ripetere 2 volte. Mi misi in ginocchio e cominciai a succhiare di nuovo, come una puttana. Ci volle un pò di più, ma venne comunque facilmente, stavolta riempiendomi la faccia; leccai fin dove arrivavo con la lingua, e per il resto usai le tanto utili salviettine imbevute. Lui mi ringraziò di cuore e disse che voleva incontrarmi di nuovo, molto presto. Lo salutai, salii in macchina e raggiunsi i miei amici come se nulla fosse mai accaduto, con un piccolo segreto in più, e con un dolce sapore in bocca.

martedì 26 maggio 2009

Corriere "espresso"...mica tanto!


A volte le giornate iniziano proprio bene...anzi, benissimo! Stamattina, come ogni giorno mi sono alzata, lavata, vestita, e sono andata a lavorare. Fin qui nulla di strano...Verso le 09.30 però è successo qualcosa di davvero inaspettato! E' arrivato il corriere a consegnarci la solita posta e i soliti pacchi e... Non era il solito ragazzo, era un maschione sui 40 anni, che sprizzava testosterone da tutti i pori; io stavo prendendo il caffè alla macchinetta e lui stava scaricando i pacchi all' entrata; non ho potuto far altro che guardare il rigonfiamento in mezzo alle sue cosce; lui l' ha notato e mi ha chiesto quasi irritato: "Che c'è? Lo vuoi?". Io risposi: "Ti piacerebbe!" A quel punto lui cambia tono, e gentilmente mi dice che mi trova interessante e vorrebbe far qualcosa con me...Cioè, vi rendete conto? Come si azzarda una persona a fare delle proposte del genere mentre sta lavorando? Comunque essendo io una vera troia, non me lo sono fatta dire due volte. Con la scusa di sistemare il materiale che ha portato, l' ho accompagnato in magazzino e ci siamo chiusi nel bagno. Mi sono messa subito in ginocchio, e gliel' ho tirato fuori; moscio, ma davvero consistente. L' ho preso in bocca e l' ho sentito crescere immediatamente. E' diventata una mazza enorme; ho succhiato e leccato avidamente, mentre con le mani gli massaggiavo le palle. Lui mi ha preso la testa e me la muoveva con forza avanti e indietro come fossi il suo giocattolo di piacere. Sono rimasta a succhiare per più di 15 minuti mettendo in atto tutta la mia arte, ma il bastardo proprio non voleva venire. Ho continuato a farlo scivolare fino in gola bagnandolo per bene con la mia saliva...stavo quasi per soffocare quando uno schizzo caldo mi riempie la bocca...inizia a sborrare...sembrava che non lo facesse da anni, vista la quantità di crema che mi stava donando. Con le labbra piene mi sono alzata e sciacquata la bocca con l' acqua del rubinetto. Poi ho fatto avvicinare Giuseppe (così mi ha detto di chiamarsi) e gli ho lavato per bene il cazzo. Prima di andarsene mi ha dato pure 20 €!!!!!!!!!!!!!! Incredibile!!!!!!!! Con l' augurio di rivederci presto, mi ha salutata e io sono rientrata qui in ufficio; nessuno (per fortuna) ha capito nulla! Ognuno qui si fa i cazzi suoi, meglio così! Corriere "espresso"? Dopo 15 minuti di dolci torture ancora non veniva, altro che espresso...mi immagino che stupenda scopata verrebbe...Eccitata come non mai, vi lascio...oggi dovrei pure lavorare....

domenica 3 maggio 2009

Le mie esperienze con gli uomini (parte 3°)

Dopo aver assaggiato l pisello di Antonio, rimasi affamato per parecchi anni; addirittura 4! Non andai mai più con un uomo, fino a quando...fino a quando decisi di andare con un trans! Lessi il suo annuncio sul giornale: "Bionda, alta, 6° di seno, dotata..." Mi dissi che era il momento di provare, in fondo ero contemporaneamente attratto dalle donne e dagli uomini, anzi, più che dagli uomini, dai loro cazzi! La chiamai, aveva una voce molto femminile e sexy; mi spiegò per bene come avrei dovuto raggiungerla, e dopo un paio d' ore fui da lei. Appena aprì la porta ebbi subito un erezione pazzesca! Era un angelo biondo! Una donna stupenda, abbondante al punto giusto, e con un bel rigonfiamento che si intravedeva dalle mutandine. Ci salutammo e lei mi disse subito di spogliarmi e aspettarla sul letto; lei sarebbe andata un attimo in bagno e mi avrebbe raggiunto. Dopo un pò ritornò indossando solo un bustino davvero sexy che lasciava scoperto il seno. Io la strinsi per i fianchi e affondai la mia faccia tra le sue generose tette; Lei dolcemente mi invitò a leccarle e succhiarle; mi disse: " si piccolo mio, succhia pure il mio latte". Dopo un pò la mia attenzione si spostò sul suo uccello penzolante; non era esageratamente grande, ma faceva la sua porca figura; lo misi in bocca moscio, e me lo gustai per bene; lei intanto mi accarezzava i capelli e mi incitava a gustare avidamente la sua dolce banana; Poi si sdraiò sul letto, e io su di lei; baciai ogni centimetro della sua pelle profumata! Baciai le sue labbra, lingua contro lingua, poi tornai alle tette, al pisello, e poi messa a pecorina, mi dedicai al suo buchetto; La scopai come una bestia e lei gemeva ad ogni colpo; durai poco, eccitato com' ero, e quando venni, lei mi fece sdraiare al suo fianco e mi abbracciò coccolandomi per un pò; quella tenerezza inaspettata, mi fece desiderare quella "donna", me la fece quasi amare; dopo un pò, però il sogno svanì, dovetti pagarla e andare via; non tornai più da lei, non so perchè. E' stata un esperienza stupenda! Ho ancora il suo numero e molto probabilmente andrò a trovarla presto; anche se con qualche anno in più, sarà sicuramente bella e sexy come sempre...

sabato 11 aprile 2009

Le mie esperienze con gli uomini (parte 2°)

Il giorno dopo, io e Antonio ci ritrovammo al corso che frequentavamo insieme da parecchio tempo;Eravamo arrivati che ancora c' era pochissima gente, e nell' attesa che arrivassero gli altri ci siamo soffermati a parlare del più e del meno nei corridoi, come se la sera prima non fosse successo nulla. Non ricordo bene come si arrivò alla parola "pompino"...comunque lui, sotto forma di scherzo mi disse: "dai, che te la succhio". Io sempre buttandola sul ridere risposi che se non la smetteva di provocarmi glielo sbattevo veramente in bocca; lui non smise di stuzzicarmi e io gli dissi di seguirmi in uno stanzino u pò (pochissimo in realtà) appartato. Mi calai subito pantaloni e mutande...il cazzo era già rigidissimo, e lui si inginocchiò e si mise a succhiare avidamente. Lavorò per qualche minuto in quella posizione, e poi gli dissi di fermarsi. In quel momento feci una scelta che avrebbe cambiato per sempre la mia sessualità. Gli dissi..."ora tocca a me". Tirò fuori il suo pisello; non era completamente in tiro, ma era comunque molto consistente! Lo scappellai per bene e lo misi in bocca. Me la riempì completamente...Ricordo nitidamente quel momento; il suo cazzo era bello gonfio, liscio e profumato! Me lo gustai per un pò, e gli ricordai di non azzardassi a sborrarmi in bocca (non avrei avuto modo di ripulirmi). Ci succhiamo a vicenda per un pò, e poi ci facemmo una sega reciproca sborrando entrambi per terra e fregandocene delle possibili consegenze! Adesso avevo realmente oltrepassato il Rubicone! Adesso non potevo più tornare indietro; ci sarebbe stato sicuramente un terzo incontro! E puntualmente...il giorno dopo...

Il giorno dopo, infatti, di nuovo al corso...Appena ci siamo visti, senza aggiungere altro, gli dissi di seguirmi nei bagni. Sembrava una scena di un porno girato in un autogrill! Mutande giù, e succhiare! Eravamo lì a smanettarci e succhiarci a vicenda da circa 15 minuti, quando lui mi chiese di metterglielo nel culo; mi trovai veramente spiazzato, ma preso dalla situazione, non lasciai che ci ripensasse. Si piegò in avanti appoggiandosi al lavandino, gli allargai un pò le chiappe ed entrai al primo colpo! A quanto pare qualcuno prma di me aveva già "aperto la strada"; infatti il suo bucone era bello aperto e rodato; ero troppo eccitato per durare, e quindi dopo circa 5 minuti di cavalcata, gli sborrai dentro, mentre lui mugolava di piacere al sol sentire il mio schizzo! Con quello schizzo terminò anche la nostra "storia segreta". Non ricordo perchè non ci vedemmo più! Fini tutto, ma non perchè litigammo, o altro; forse mi resi solo conto di stare sbagliando...non saprei! Adesso, quando ci incontriamo, entrambi facciamo finta di nulla, ma entrambi sappiamo che se pur per pochi giorni, abbiamo goduto insieme! Soprattutto per me, Antonio resterà per sempre la persona che mi ha fatto iniziare ad amare il Cazzo!