Marcella era appena uscita di casa; erano le quattro di pomeriggio di un afoso giorno d' estate. Dopo aver messo il suo borsone sul sedile posteriore, accese l' auto e partì di corsa con un sorrisetto sulle labbra. Mentre guidava, le arrivò un messaggio al cellulare; era Giuseppe, la avvisava che sarebbe arrivato con una mezz'oretta di ritardo. Normalmente questo sarebbe bastato a farle perdere il buonumore, ma non quel giorno; sapeva bene cosa l' attendeva, e quindi pensò che mezz'ora di ritardo poteva anche essere perdonata. Giuseppe era uno dei suoi tanti amanti; 47 anni, portati splendidamente. Sposato, 3 figli, alto, bel viso, fisico atletico, simpatico, e poi...e poi a letto ci sapeva fare! Sapeva come far divertire una donna, per questo lei lo chiamava scherzosamente "Il Professore". Marcella guidava con disinvoltura in mezzo al traffico; dopo un pò, si ritrovò su una stradina fuori dal centro abitato. Ancora 10 minuti e sarebbe arrivata. La strada scorreva davanti ai suoi occhi, ma nella sua mente c' era solo lui, "Il Professore", che quel pomeriggio le avrebbe fatto un regalo, uno stupendo regalo! Lei sapeva già di cosa si trattava, per questo era già molto eccitata. Arrivata. Una telefonata, e dopo neanche cinque minuti ecco il proprietario del B&B. Lascia le chiavi della camera, intasca i suoi 50 euro, e fila subito via. Non gli interessano i "chi, con chi, perchè..." Sa che nella sua camera si sarebbe consumata qualche ora di sesso, ma se ne frega, come è giusto che sia! Chi vuol divertirsi lo faccia pure! Marcella chiuse il portoncino dietro di se e salì le scale. La stanza al primo piano era la sua preferita. Le pareti sono rosa, un rosa intenso, quasi tendente al viola; le tende ancora più scure; ma quello che la fa letteralmente impazzire è il letto. Tutto in ferro battuto, ideale per essere legate o meglio ancora ammanettate. Poi, su richiesta dei clienti più porcellini, il proprietario fa trovare anche le lenzuola di seta nere....
Appena entrata, appoggia il borsone sul letto e inizia a spogliarsi ammirando il proprio corpo nello specchio di un piccolo armadio. Poi subito una doccia... Marcella adora la doccia prima del sesso. Ormai è un rituale. Serve quasi a purificarla in anticipo dal peccato che a breve andrà a compiere. Le mani scivolano sul suo corpo, lo accarezzano...è già molto eccitata, come una ragazzina al suo primo rapporto. Dopo la doccia, si sdraia sul letto; ha voglia di abbandonarsi un pò. Lasciarsi andare, pensare e ripensare... e ogni volta a questo punto 1000 dubbi la assalgono: "...perchè faccio questo? perchè offro il mio corpo a persone che non amo, a persone che non potrei mai amare? A persone che spesso neanche conosco! A cosa serve il sesso fine a se stesso? E poi questo tipo di sesso, ancora più insano, ancora più peccaminoso..." Poi d' un tratto capisce, come sempre, del resto. Lei è nata per godere, per dare e ricevere piacere! La vita è breve, e lei vuole vivere ogni istante della sua esistenza provando brividi intensi. Vuole sentirsi viva. In un ora, può rendere felice un uomo. Un uomo che per forza di cose ha dovuto sposare la moglie, una strega che non fa altro che lagnarsi; una strega che non si fa mai trovare più carina del solito per fargli piacere. In un ora, quell' uomo dimentica di avere un lavoro di merda, di avere un capo idiota, di avere un mutuo sulle spalle...si dimentica di tutto! In un ora, Marcella può cambiare l' esistenza del suo amante. E' questo che adora! Il suo corpo perfetto può essere frutto di felicità, e lei non vuole privare gli uomini di tale dono! Anche stavolta quindi, ha trovato un ottima giustificazione al suo comportamento; si trova in quella camera per rendere felice Giuseppe; e Giuseppe renderà felice lei, grazie al regalo che le ha promesso di farle. Rimesse in ordine le idee, Marci inizia a truccarsi. Fondotinta, cipria, ombretto, mascara, eye-liner, rossetto...tutto! Tutto ciò che la può far diventare ancora più donna, ancora più sensuale e provocante! Quindi indossa uno stupendo bustino nero con cuciture rosa,perizoma e reggicalze in pizzo nero, e calze nere velate. Infine, decolletè con tacco da 12 cm e una vestaglia di seta nera. Ok, ha finito, e si sente tremendamente sexy! Squilla il telefono, lui si limita a dire: "sto parcheggiando". Dopo due minuti suonano al campanello. Marcella non chiede nemmeno chi sia e apre. Si sentono dei passi su per la scala...bussano alla porta e lei, ormai eccitata al massimo va ad aprire. Ora dentro la camera sono in tre: Marcella, Giuseppe, e la sua stupenda moglie. "Marcella, lei è mia moglie Laura, tesoro, lei è Marcella." Una stretta di mano e un intenso sguardo tra le due donne... Laura era alta quasi quanto Marcella, con lunghi capelli biondi; aveva delle ciglia lunghissime e due occhi stupendi, verde mare. Aveva un fisico mozzafiato; la gonna lasciava scoperte due gambe lunghissime, lisce e leggermente abbronzate. Era una donna da possedere, era sicuramente una perfetta amante... "Amore, ho scordato le sigarette in macchina, non ti dispiace se vi lascio sole due minuti, vero?" Con questa scusa Giuseppe lasciò nella camere le sue due amanti. Fu tutto molto improvviso e inaspettato. Laura si avvicinò alla sua nuova amica, la strinse dolcemente per i fianchi e iniziò a baciarle il collo. Marcella sentì un fremito, un brivido di piacere lungo tutto il corpo, ma si riprese subito e offrì le sue labbra. Era un bacio molto dolce. Laura aveva un buon sapore, labbra morbidissime e una lingua lunga e appuntita che si insinuava con abilità e si intrecciava con quella della sua nuova amica. Senza smettere di baciarsi,iniziarono a spogliarsi. Marcella tolse la vestaglia rimanendo con il suo sensuale bustino; Laura si sfilò il vestitino sfoggiando un coordinato di pizzo bianco da strappare a morsi. Reggiseno a balconcino che valorizzava ancora di più il suo seno stupendo, e un micro tanga che copriva a malapena ciò che c'è da coprire. Laura era molto impaziente, non era mai stata con una travesta, e per questo poggiò subito una mano tra le gambe della sua amante e iniziò a palpare...Marcella la guardò con uno sguardo malizioso e la invitò ad inginocchiarsi. Scostò un pò il perizoma e tirò fuori il suo pisello, ancora moscio. Laura non aspettava altro. Lo prese in bocca e cominciò a baciarlo e succhiarlo. Iniziava a gonfiarsi rapidamente, con quelle labbra e quella lingua era impossibile che restasse moscio. In poco tempo si era trasformato in un asta di carne da succhiare avidamente. Era una scena stupenda: la mora su tacchi altissimi con le mani ai fianchi, splendida nel suo corpetto nero; la bionda in ginocchio, completo bianco, sexy sandali dal tacco vertiginoso e la bocca a ventosa sulla grossa cappella della sua donna... Questa è ciò che si presentò davanti agli occhi di Giuseppe appena rientrato in camera. Gli prese quasi un colpo. Era uscito di proposito per far socializzare le ragazze, ma non immaginava che in pochi minuti diventassero così "complici". "Non fermatevi, continuate pure, io mi siedo un attimo sulla poltrona, mi fumo una sigaretta e vi ammiro. Mostratemi quanto siete brave." Le due donne si guardarono sorridendo e continuarono quel focoso rapporto orale. "Tesoro, ora tocca a te succhiare!" Così dicendo, Laura si alzò e abbassando un po’ il reggiseno tirò fuori le sue grosse tette. Erano davvero enormi, con due capezzoli esageratamente pronunciati. Marcella affondò il suo viso su quella carne morbida, iniziò a baciare e leccare. Poi iniziò a succhiare con forza. Sembrava voler staccare quei capezzoli. Continuò così per un pò, poi intervenne Giuseppe. "Credo che come riscaldamento possa bastare, ora che ne dite di giocare tutti e tre?"

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