lunedì 6 luglio 2009

Le mie esperienze con gli uomini (Parte 6°)

Il secondo appuntamento con Francesco è stato cercato e voluto come non mai. Ero in preda alla mia immensa voglia di maschio, e quindi l' ho richiamato. Gli ho chiesto scusa per la volta precedente, e lui mi ha invitato ancora una volta a casa sua. Stavolta, ho pensato bene di attuare un piccolo "trucchetto". Per evitare di venire subito come la volta precedente, visto quanto ero eccitato, appena arrivato nel paesino dove Francesco lavorava, ho parcheggiato e sono entrato in un bar. Ho preso due whiskey uno dopo l' altro, poi chewingum alla menta e sono andato al mio appuntamento. L' alcol si sa, ti fa "ammosciare" un pò, e io ne avevo proprio bisogno. Il mio maschio mi ha aperto la porta, ci siamo salutati e mi ha detto di seguirlo. In camera da letto aveva acceso una piccola lampada sul comodino, sulla quale aveva messo una tovaglietta per rendere la luce ancora più soft. Sopra al comodino, coperto da un tovagliolo, una bella zucchina, e un barattolo di crema per le mani. "Stasera ci divertiamo", pensai tra me e me. Iniziammo con un copione identico a quello del primo appuntamento; io in ginocchio a succhiare quel pisello ricurvo. Ormai ne conoscevo ogni centimetro. Non era enorme, ma era davvero bello da mordere, e poi era bello duro. Dopo esserci spogliati ci abbracciammo e ci baciammo per un bel pò. Le nostre lingue si muovevano veloci, e le nostre labbra non avevano tregua. Ci desideravamo, ci volevamo. Volevamo che i nostri corpi si fondessero... Dopo un pò il mio amante mi ordina di mettermi a quattro zampe sul letto. Io prontamente obbedisco. Mi allarga le chiappe con le mani e si mette a leccarmi il buchino. E' stata una sensazione stupenda, mai provata prima, lui lo capì e continuò per un pò. Poi prese un pò di crema con il dito medio, e la strofinò tra le chiappe cercando di insinuarsi in un luogo mai esplorato. Lentamente mi ritrovai con il suo dito dentro. Lo ritirò fuori, e poi ancora dentro. Adesso scivolava meglio, e quindi infilò anche un secondo dito. Mi scopò così per un pò e poi disse che il suo uccello non poteva più resistere. Presi un profilattico dal mio zainetto e lo invitai a metterlo. Lui mi disse che avrebbe preferito senza...che quel pezzo di gomma gli avrebbe fatto passare la voglia; io seppur con molta paura acconsentii a farmi scopare senza alcuna protezione. Adesso che ci penso feci una grande cazzata; ok scopare con chi ti capita, ma il modo per proteggersi c'è ed è molto semplice; meglio usarlo! Comunque...lui si sedette sul bordo del letto a gambe aperte, e io mi avvicinai per sedermi sopra il suo pisello. Allargai le chiappe con le mani, e lui indirizzò il cazzo dentro il mio culo. Ci impiegai alcuni secondi a sedermi totalmente sul suo corpo; dopo un pò mi resi conto che avevo un cazzo conficcato su per il culo; solo l' idea bastava a farmi eccitare come una troia. Mi misi a muovermi...su e giù...un movimento lento e profondo. Ogni volta che andavo giù, spingevo indietro, verso la sua pancia per farlo entrare ancora di più e far eccitare quel porco che mi stava sverginando. Mi feci sbattere in quella posizione per un pò, e poi mi misi a terra a quattro zampe. Adesso era lui a dettare il ritmo e i movimenti. Stretto per i fianchi, mi tirava avanti e indietro facendo entrare il suo pisello fino in fondo. Davanti a me un grande specchio di un armadio mi permetteva di vedermi...mi permetteva di vedere quanto fossi puttana. Mi stavo facendo scopare, e mi piaceva, era maledettamente bello. Lui sembrava instancabile, quindi passamo ad altre posizioni. A pecora appogiato al letto, e poi scoprii quella che è diventata la mia posizione preferità; io sdraiato vicino al bordo del letto, lui in piedi davanti a me con le mie gambe in aria (vedi foto sotto). A cosce spalancate mi feci scopare per bene, e potei guardare il mio uomo negli occhi mentre provava e allo stesso tempo mi donava piacere. Subito dopo di nuovo a quattro zampe sul letto; adesso era arrivato il momento della zucchina. Dopo averla riempita di crema per le mani, l' appoggiò al mio buchino, e con molta delicatezza la fece scivolare tutta dentro. Devo essere sincero, non saprei dire quanti centimetri fosse di circonferenza. La lunghezza credo fosse intorno ai 22 cm, e la grossezza...beh era almeno due volte il suo pisello. Quindi come prima volta che la prendevo nel culo, penso di essere stato davvero bravo. Mi scopò con la zucchina con un certo vigore, senza tregua. Quel dildo improvvisato mi stava letteralmente squassando il culo...era davvero enorme! Poi, gli chiesi se anche lui voleva provare quel giocattolo, e lui mi fece capire che non aspettava altro. Lui era molto più "aperto" di me, e la zucchina scivolò dentro senza problemi. Vederlo a quattro zampe, sottomesso mentre me lo scopavo era molto eccitante, visto che prima era lui il dominatore che mi sbatteva violentemente. Dopo un pò mi disse che era giunto il momento di ricevere il mio premio; il suo cazzo stava per esplodere. Si sdraiò sul letto e allargò le cosce. Io mi sdraiai a pangia in giù con la testa tra le sue gambe e iniziai a ciucciare quel bel lecca-lecca. Non ci volle molto. Uno schizzo caldo mi arrivò in gola, mentre lui emetteva un rantolo di piacere. La sua sborra iniziò a sgorgare copiosa nella mia bocca. Fui bravo (come sempre) a non farne perdere nemmeno una goccia. Appena capii che non avrei avuto più nettare, iniziai a leccare delicatamente la cappela, e a riplire per bene quel bel giocattolo che mi aveva donato quasi due ore di sesso selvaggio...sesso senza freni. Dopo tutti i nostri giochi, riuscii comunque a non sborrare, così da tornarmene a casa soddisfatto, ma ancora voglioso. Purtroppo dopo un pò persi ogni contatto con Francesco, ed ancora adesso lo ricordo con rimpianto; è stata la persona che mi ha sverginato. Con lui ho avuto il mio primo rapporto completo, senza alcuna paura, in tutta calma. E' stata un esperienza unica, e se solo riuscissi in qualche modo a ricontattarlo, sono certo che diventerei la sua "donna" fissa, e non avrei più bisogno di cercare altro...

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